Dieci buoni motivi per leggere ad un bambino

Leggere con un bambino è una pratica vincente: garantisce una serie di benefici, anche in tenerissima età. Innanzitutto di carattere emozionale e relazionale. Al piccolo piace essere tenuto in braccio, sentire la voce di mamma e papà, ascoltare storie. E poi di natura cognitivo-linguistica. La lettura in famiglia nutre la mente del bambino, stimola la sua attenzione, gli fa scoprire sempre nuove parole. Lo spinge verso territori inesplorati, che per lui sono fertilissimi.

“Leggimi Perchè” è la campagna, lanciata per la prima volta nel 2014 da Nati per leggere , programma presente in tutte le regioni italiane, sviluppato dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino, per incentivare la lettura in famiglia. Nel 2017 tutti i soggetti promotori, in collaborazione con lo scrittore Pierdomenico Baccalario, hanno lanciato il Decalogo “Dieci buoni motivi per leggere assieme ai nostri bambini”.

Ecco, di seguito, gli articoli del “Decalogo”:

1. LEGGIMI PERCHÉ MI PIACE

Al bambino piace stare in braccio e ascoltare la voce del genitore. Rivolgersi al bambino piccolo con ninne nanne e filastrocche, sia cantate che parlate, comunica qualcosa di importante: sono qui, ti sostengo, puoi contare su di me. E già dai tre mesi di vita, attraverso il sorriso intenzionale, lo sguardo e le espressioni del volto, il bambino risponderà efficacemente. Questa esperienza permetterà di instaurare un relazione eccezionalmente fruttuosa per il futuro.

2. LEGGIMI PERCHÉ COSÌ STIAMO INSIEME

Il tempo passato a leggere insieme è un tempo ricco per tutti e due. La lettura rafforza la relazione tra l’adulto e il bambino e facilita un processo di conoscenza reciproca e di attaccamento importantissimo, facendo dell’adulto una “base sicura” per esplorare il mondo.

3. LEGGIMI PERCHÉ ME NE RICORDERÒ

Il ricordo delle storie lette insieme resta per sempre. Le storie lette diventano materiale per formare un patrimonio familiare condiviso cui tutti faranno riferimento in varie occasioni della vita. Fondamentale è il fatto che attraverso la lettura il bambino inizia a creare un suo immaginario, a fare collegamenti tra libri e realtà e a imparare le sequenze degli eventi. In questo modo inizia a mettere ordine nel proprio vissuto, partendo dal suo racconto della storia ascoltata.

4. LEGGIMI PERCHÉ MI FA BENE

La lettura in famiglia nutre la mente del bambino e stimola la sua attenzione. Bambini che possono fruire della lettura giornaliera, mantenuta nel tempo, acquisiscono maggiori capacità e conoscenze basilari per imparare a leggere e scrivere con maggiore facilità. Nella loro vita scolastica, ma non solo, avranno più confidenza con la lettura, maggiore ricchezza nel linguaggio, maggiore capacità di mantenere l’attenzione e la concentrazione. Questo li renderà più sicuri e partecipi ai processi di apprendimento.

5. LEGGIMI PERCHÉ COSÌ MI ADDORMENTO MEGLIO

Il rito della storia letta favorisce il sonno del bambino. È sempre tempo di leggere purché sia un’attività desiderata e dilettevole sia per il bambino che per l’adulto. Il rito della storia prima della nanna favorisce il rilassamento del bambino quando si utilizzano storie che rasserenano e si concludono con limpidezza. Predisporre l’ambiente in maniera da favorire il riposo è una delle prime cose da fare: il silenzio dell’ambiente, interrotto dalla voce profonda del papà e della mamma o del nonno o della zia, farà da cornice all’ascolto di storie che incantano e accompagnano serenamente il sonno.

6. LEGGIMI PERCHÉ OGNI VOLTA È DIVERSO

Ad ogni lettura il bambino scopre cose nuove e diverse. I libri offrono una vastità di argomenti, personaggi, eventi che fanno scoprire il mondo al bambino. Un mondo che rivela nella narrazione ambienti, atmosfere, accadimenti inediti e straordinari, ogni volta nuovi. Il libro va preso in mano ed esplorato insieme, ne va osservata la copertina, letto il titolo e l’autore, va tenuto in modo che il bambino possa vedere le pagine chiaramente. Non bisogna mai avere fretta di girare le pagine.

7. LEGGIMI… ANCORA UNA VOLTA

Al bambino piace sentire la stessa storia tantissime volte. Se la pratica della lettura diventa una consuetudine, succederà che il bambino stesso ne farà richiesta, anche tante volte al giorno e anche per lo stesso libro. All’adulto occorrerà resistere alla tentazione di nascondere un libro letto mille volte. Il libro del momento è una necessità per i bambini che dentro quella storia e quelle immagini cercano qualcosa che non capiscono, che li spaventa o che invece li rassicura, oltre che generare un godimento più profondo rispetto alle prime letture che porta alla scoperta di dettagli sfuggiti, di nuovi aspetti che consentono ulteriori riflessioni. Poi, improvvisamente, quel libro verrà soppiantato da un altro più intrigante e si inizierà da capo: per questo non bisogna mai smettere di cercare nuove letture.

8. LEGGIMI UN ALTRO LIBRO

Al bambino piace cambiare libro e viaggiare in altri mondi. Tenendo presente l’età e l’esperienza del bambino, la varietà di offerta di libri è fondamentale per viaggiare in altri mondi proponendo contenuti, storie, immagini che ne sollecitano la curiosità. Dare l’occasione di conoscere diverse tipologie di libri significa offrire tantissimi contenuti cognitivi, affettivi, sociali, relazionali. La varietà dei libri fa sì che il bambino si educhi al confronto, alla diversità, alla sorpresa, al nuovo.

9. LEGGIMI… LE FIGURE

Ogni illustrazione è una storia da raccontare. Le illustrazioni e la storia rappresentano le componenti fondamentali nei libri, specialmente negli albi illustrati, una forma d’arte straordinaria che coinvolge i lettori a diversi livelli di tipo cognitivo ed estetico. Le illustrazioni sono importanti perchè nella lettura delle figure il bambino mette in atto un processo di analisi e trae significati utili all’interpretazione del testo. È importante tralasciare la spiegazione delle immagini che sono invece comprensibili: la spiegazione toglierebbe al bambino un confronto con se stesso.

10. LEGGIMI… CHE TI CHIEDO PERCHÉ

Da ogni storia nascono altre storie e mille domande che arricchiscono la vita. Le storie sanno parlare oltre alle parole che scrivono, devono lasciare al lettore la libertà di giocare con esse, di ampliarle, di farle crescere e lievitare tra le proprie mani! Le domande che arricchiscono la vita quando il bambino è molto piccolo sono quelle che mettono in relazione la storia letta con le sue conoscenze e sono molto semplici come “dov’è? cos’è?”. Dai tre anni le domande possono permettere al bambino una risposta più complessa come “cosa sta succedendo?” “tu cosa avresti fatto?”. Le storie stimolano costantemente, nei vari momenti della crescita, alla ricerca, alla domanda e alla deduzione del significato.

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La Redazione
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